Tutto qui? Sì, tutto qui! - La valigia di...Lorenza Ghinelli

Continua l'iniziativa: "Tutto qui? Sì, tutto qui!"
Percorso di consapevolezza etica dei propri bisogni culturali e performance di oggettivazione delle proprie passioni.

Lo stimolo viene dalla pagina facebook di Roberto Franco (membro del "Collettivo ETRA" di Monfalcone) https://www.facebook.com/photo.php?fbid=136966934497734&set=a.101373968057031&type=3&theater

L'iniziativa coinvolge alcuni operatori o fruitori culturali (nel senso più ampio del termine) del Friuli Venezia Giulia, ma non solo, permettendo loro di esprimere una propria sintetica "valigia", rispondendo cioè alla "semplice" domanda:
"Devi fare una valigia perché devi partire, lasciare per sempre la tua casa. Hai spazio per soli quattro oggetti: un fumetto, un libro in genere, un disco, un film. Cosa scegli?"

La scelta dei singoli costituisce anche un compendio di "consigli" di lettura, di ascolto e di visione.
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Il nuovo super ospite di "afumetti" è Lorenza Ghinelli

Lorenza nasce a Cesena, nel 1981, ma cresce a Rimini. 
Da sempre appassionata alla scrittura, con un particolare interesse per il genere horror, nel 2001 viene ammessa al Master in tecniche della narrazione presso la "Scuola Holden" di Torino, che consegue nel 2003. Si laurea in Scienze della Formazione con una tesi sull'autobiografia nelle relazioni d'aiuto. 
Nel 2006 auotproduce il romanzo/fumetto Francis degli Specchi, con i disegni di Mabel Morri, presentato a Lucca Comics & Games. 
Collabora tra il 2009 e il 2010 con la "Taodue", società italiana di produzione televisiva e cinematografica, specializzata nella fiction televisiva, impegnata come editor interna e sceneggiatrice, scrivendo diversi soggetti di puntata per la prima stagione del "Tredicesimo Apostolo", andato in onda su Canale5. 
Sempre nel 2010, edito da Marsilio, esce J.A.S.T. (Just Another Spy Tale), scritto con Simone Sarasso e Daniele Rudoni. 
Il suo romanzo d'esordio, Il Divoratore, edito nel 2011 da Newton Compton, diventa un caso letterario, rimanendo ai vertici delle classifiche di vendita per mesi; oggetto di asta per i diritti internazionali alla Fiera del libro di Francoforte, il volume viene anche tradotto e venduto in sette Paesi.
Il suo secondo romanzo La Colpa, ancora edito da Newton Compton, è stato finalista al Premio Strega nel 2012. 
Con la regia di Massimo Alì, cura la drammaturgia di Larvale, per il Teatro a Manovella. Per un periodo fa parte della redazione della rivista on-line Carmilla. Nel 2013 pubblica, sempre per Newton Compton, Sogni di sangue e Con i tuoi occhi
Nel 2015 esce per Rizzoli Almeno il cane è un tipo a posto, con il quale vince il Premio Minerva. Il volume viene pubblicato anche in Francia per Editions Thierry Magnier. 
Nel 2017 pubblica per Rizzoli Anche gli alberi bruciano
Il suo ultimo libro, Tracce dal silenzio, esce nel 2019 da Marsilio.

Qui trovate due presentazioni direttamente dalla voce dell’autrice. 

https://www.youtube.com/watch?v=Y0j6KHUl_oY

https://www.youtube.com/watch?v=85jRc1UrOpI



Lorenza collabora come docente con la Scuola Holden.

Ed ecco la sua "valigia" minima.....con qualche commento!

Un fumetto: 
Héctor Oesterheld e Alberto Breccia, Gli uomini dagli occhi di piombo (Gli occhi di piombo - Los ojos de plomo), prima apparizione di Mort Cinder, titolare della serie, su Misterix, n. 714 del 1962.


Pare che Alberto Breccia lo abbia disegnato dopo un colloquio piuttosto acceso con Hugo Pratt, che gli avrebbe detto testuali parole: «Vos sos una puta barata, porque estàs haciendo mierda pudiendo hacer algo mejor!» A dimostrazione che gli amici, spesso, salvano la vita, la carriera e l’immaginario.



Breccia diede così vita a Mort Cinder, il vero protagonista di questo capolavoro. Al talento del disegnatore c’è da aggiungere quello di Héctor Oesterheld, già sceneggiatore di L’Eternauta. I due artisti hanno saputo generare un vero poema, lirico e visionario, sulla morte.

Un libro: Ann & Jeff VanderMeer (a cura di), Le Visionarie. Fantascienza, Fantasy e Femminismo: un’antologia, NERO Editions (Collana Not), 2018.

Le curatrici hanno composto un vero e proprio manifesto capace di fare saltare in aria molti stereotipi legati al genere fantascientifico: è un’antologia femminista, radicale e potentemente visionaria. Autrici del calibro di Ursula K. Le Guin, Angela Carter, Leonora Carrington e tante altre, con la potenza della loro penna e dei loro immaginari, scardinano tabù e preconcetti con ironia, intelligenza, talento.

Un disco: Smashing Pumpkins, Machina/The Machines of God, 2000.
Quinto e adorato album del gruppo che ha segnato la mia adolescenza. Contiene un gioiello assoluto: Glass and the Ghost Children, 9 minuti e 56 secondi di poesia purissima. L’album uscì nel 2000, il testo, ascoltato oggi in tempi di pandemia, ha il dono dell'iperstizione.



Un film: Marleen Gorris, L’albero di Antonia, 1995. 

Lo considero il mio oracolo pagano. Ogni anno lo devo rivedere e ogni volta è una riscoperta. È rivoluzionario, coraggioso, poetico e fa bene all’anima.



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Alla prossima "valigia".

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